Rassegna incolta | I fumi della fornace
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DIFFUSA

Progetto curatoriale di arti visive e performative contemporanee di 
Giulia Pigliapoco

Diffusa è la rassegna di arti visive, performative e danza curata da Giulia Pigliapoco
per la VII edizione de “I fumi della fornace – Festa della poesia”, che si terrà dal 27 al
31 agosto 2025 a Valle Cascia, in provincia di Macerata.

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2023
DINTORNI.
Teorie e pratiche per corpi sonori

A cura di Diana Caponi e Giulia Pigliapoco

in dialogo con Edoardo Lazzari
con Cesare Pietroiusti, Elena Rivoltini, Gaetano Palermo/Michele Petrosino, Matteo Lucca, Paolo Migliazza, Parini Secondo, Kratu (Serena Dibiase), Gianmaria Borzillo.
con il contributo di Malvina Borgherini

“La voce proviene dal ribollìo vitale del sangue, nel quale risiede il movimento vitale del corpo”. - Corrado BolognaFlatus vocis

Cosa significa mostrarsi in voce? Si può sfuggire ad una voce che è essa stessa corpo, materia, vibrazione ed evento? Come ci si inchina, come si desidera attraverso essa, attraverso la violenza che crea?

Il progetto curatoriale DINTORNI. Teorie e pratiche per corpi sonori parte da questi interrogativi per indagare la voce e l’alterità nelle sue più ampie sfumature. La voce, essa stessa linguaggio, produce spazi acustici esperiti come spazi liminali, come spazi di continui mutamenti, passaggi e metamorfosi. Il corpo diviene così cassa di risonanza che vibra nell’emissione e nell’ascolto della voce, diviene la medesima abitazione dell’essere, il suo eco crea e inventa mondi, atmosfere, spazi e sensazioni.

Il progetto curatoriale si snoda attraverso molteplici riflessioni che indagano, tra le altre, la presenza del corpo individuale e collettivo nello spazio, il rapporto tra voce e relazionalità, l’espressione soggettiva tra il visibile e l’invisibile. Con una programmazione multidisciplinare comprensiva di otto ospiti, il progetto si propone come un incontro polifonico di voci, passaggio di organismi in mutamento, invito ad esplorare la materia propria e altrui in un rinnovato spazio terreno.

Crediti

Architettura:

Lorenzo Malloni

Assistente alla curatela e ufficio stampa:

Stella Liantonio

Allestimenti:

Matilde Luzi, Anita Lombardi, Ksenia Gazzoli, Eleonora Fanini

Supporto tecnico:

Enrico Bordoni, Simone Doria

Stampa:

Grafiche Fioroni

Immagine in manifesto tratta dall’opera:

Go vertical Y di Simone Doria

Disegni tratti da:

Disegni tecnici di Lorenzo Malloni

Un ringraziamento speciale:
Luciano Pigliapoco, Primo Caponi

Produzione:

Congerie

2025
DISOBBEDIENZE TEMPORALI
Pause, arresti, ripensamenti.

A cura di Giulia Pigliapoco

con Francesco Corsi, Natalia di Cosmo, Jacopo Jenna, Giacomo Lilliù, Domenico Antonio Mancini, Gaetano Palermo e Michele Petrosino, Laura Pante, POEM, Davide Tidoni.

In collaborazione con: Michele Anelli-Monti e Margherita Fiorini

 

Il tema cardine di questa edizione è il Ma e la Contraddizione. Il ma è una congiunzione avversativa e restrittiva, che oppone, eccettua, corregge, spesso impiegata per esprimere la contraddizione rispetto al termine che lo precede. Per questo motivo, il progetto Disobbedienze temporali. Pause, arresti, ripensamenti si propone di interpretare la contraddizione attraverso la lente della nostalgia, intesa come pausa, arresto, ripensamento, mancanza, istanti di rischio, indecisione, una forma di disobbedienza temporale. Sfuggendo ad un desiderio nostalgico di recupero, Rassegna Diffusa vuole invece declinare la nostalgia come trasgressione che mescola, sovrappone e giustappone diversi piani temporali nel tempo presente. La nostalgia si fa strumento per interrogare il passato e il perduto quali pratiche generative d'interpretazione del presente e d'immaginazione di nuovi scenari. Le diverse pratiche artistiche agiscono su uno spazio plasmato dal tempo, il centro operaio di Valle Cascia, sorto attorno a una fornace di mattoni, a dimostrazione di come il passato si ripercuota sul presente ma anche di come il potere immaginativo di una comunità permetta di gettare le basi per futuri possibili. In questo senso, il tempo può essere concepito come relazione, non solo tra diverse temporalità, ma anche soprattutto tra persone comunità e luoghi. Danza, perfomance, arti visive e architettura possono in quest'ottica adottare una strategia per ripensare in un altro modo il tempo e lo spazio con i quali accogliere il presente inarrestabile di cui è costruito il futuro. 

Percorrendo Valle Cascia, la prima delle contraddizioni che emerge nella Rassegna è KT1 - Kavallo di Troia, struttura mobile, bestia fantastica, animale che attraversa la città per differenza. A cura dellə architettə Michele Anelli-Monti e Margherita Fiorini, prende forma il prototipo di un bestiario artificiale. Facendosi macchina militare dall'aspetto ligneo e argentato, il dispositivo assume una duplice postura: attacca e assedia gli spazi della Festa, spostandosi alla conquista, e difende con
fragilità in una minuta opposizione fallimentare. Il ventre dell'animale si offre come rifugio e nascondiglio a chiunque voglia lasciare momentaneamente il piano fisico e temporale della Festa per ritirarsi in un luogo altro, corruzione della realtà. Al suo interno, gli immaginari sono inesauribili,  è possibile considerare il personale, costruire nel paradossale e muovere nell'isolamento il proprio di più per poi tornare nel mondo.

 

Crediti

Supporto alla curatela: Matilde M. Luzi

Cura della produzione: Matilde M. Luzi  

Supporto tecnico: Enrico Bordoni

Scenografie e allestimenti: Luca Luchetti

Allestimenti: Matilde M. Luzi, Sofia Domeniconi, Chiara Converti, Sofia Del Zozzo, Antonio Orlando, Benedetta Leso, Letizia Cigoli, Konstantin Wloch

Consulenza strutturale: Giulio Minuto

Cura dei testi: Chiara Converti e Sofia Domeniconi 

Illustrazione e cura grafica: Margherita Fiorini

Stampa: Grafiche Fioroni

Un ringraziamento speciale a: Luciano Pigliapoco  

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