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DIASTEMA

Rassegna laboratoriale a cura di Elena Martusciello

Diastema è la rassegna laboratoriale che si colloca nell’orario mattutino de I fumi della fornace. Nasce dalla volontà di creare un nuovo spazio di germinazione e pluralità, con la comunità in espansione e fiaba in itinere che è la frazione di Vallecascia. La rassegna indaga come l’idea laboratoriale, quindi l’idea di stare in una temporanea concordanza tra le cose, attraverso pratiche e discipline differenti, possa contribuire all’attivazione di nuovi immaginari e di nuove pratiche di produzione, rigenerazione e resistenza.

2023
Esercizi di apertura

a cura di Elena Martusciello

Esercizi di apertura per la quinta edizione della festa indaga il tema della Voce e la voce dell’Altro,  convocando pratiche diverse, fra linguaggi ibridi e non determinati, dove il linguaggio si fa capovolgimento fluido di direzioni, che consente ai corpi di entrare in risonanza con il corpo della voce e del territorio

Le varie personalità artistiche coinvolte nella rassegna del 2023 sono:  

Omero Affede e Donella Bucca con Bioenergetic Vocal Work. Laboratorio di comunicazione energetica come voce vibrante. Un lavoro sulla voce e sul movimento affinché il corpo diventi suono. Si tratta di esercizi ed esperienze corporee alla ricerca dell’energia vocale come radicamento nello spazio, attraverso il  teatro e le arti marziali;  

Gemma H. Carbone e Timoteo Carbone con Die like a country. Laboratorio di narrazione e canto del paesaggio come voce liturgica. È un esperimento artistico aperto che mira a creare un inno al territorio e alla sua storia proponendo la composizione collettiva di una narrazione fisica e cantata; 

 

Elena Griggio e Stefania Ventura con Gli dei sono canti. Laboratorio di canto corale e polifonico come voce dell’altro. Il lavoro indaga lo stare insieme dentro quell’intimità creata dal respiro sonoro di tutte/i, vibrar all’unisono nell’intonazione comune, divenire comunità, per il breve tempo del canto, anche senza conoscersi.  

Come ulteriore esercizio di contaminazione, il laboratorio è entrato in relazione con le pratiche e in  particolare con l’opera Kusali dell’artista visivo Matteo Lucca. Insieme si è contribuito alla realizzazione  performativa e corale di un fantoccio di pane che, a fine lavorazione, è stato condiviso e consumato tra i presenti; per l’artista Kusali è l’offerta del corpo, ispirata ad una meditazione tibetana nel quale il corpo attraversa un processo di trasformazione per diventare nettare ed essere offerto come nutrimento”.  

Personalità artistiche coinvolte:

Elena Griggio, Stefania Ventura, Omero Affede, Donella Bucca, Gemma  H. Carbone, Timoteo Carbone 

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