Diastema - Laboratori | I fumi della fornace
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DIFFUSA

Rassegna laboratoriale a cura di Giulia Pigliapoco 

DIFFUSA è il progetto curatoriale di arti visive, performative e danza curata da Giulia Pigliapoco che, oltre a dar vita a nuove pratiche di produzione, e spazi di discussione, mira ad attivare, tracciare e re-iscrivere il territorio di Valle Cascia.

2025
DISOBBEDIENZE TEMPORALI. 
Pause, arresti, ripensamenti.

a cura di Giulia Pigliapoco

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Laura Pante con MIDOLLO. Il laboratorio, presentato all’interno di Diasistema, offre un'esperienza di narrazione attraverso la manipolazione di pellicola 16mm con tecniche di burning and scratching, montaggio, field recording e scrittura. Il lavoro prevede degli attraversamenti in alcune aree dell’ex Fornace Smorlesi, volti a creare un film collettivo, collezionando parole, oggetti e memorie, che verranno utilizzati per manipolare ulteriormente l’immagine preesistente, ampliando le possibilità di cattura e di contaminazione per una nuova narrazione attraverso e con la materia del luogo. Una pratica di sovrascrittura dei resti.

POEM (Potenziali-Evocativi-Multimediali) con Sguardi Aperti. Il laboratorio di esplorazione dei paesaggi sonori elettromagnetici Foreste Elettriche, presentato all’interno di Diastema, propone la scoperta del paesaggio elettromagnetico dell’ambiente circostante attraverso i particolari dispositivi Ether di SOMA. Il lavoro prevede passeggiate singolari costituite come iniziazione all’ascolto: in un primo momento le persone che partecipano verranno guidate all’ascolto del paesaggio sonoro naturale, per poi venire catapultate nel mondo inaudito dei campi elettromagnetici prodotti dalle tecnologie elettriche che costellano la frazione di Valle Cascia

Personalità artistiche coinvolte:

Massimo Ferrante, Esther Fantuzzi, Irene Palombelli, Marta Magini & Nicola di Croce, Impero della Luce.

DIASTEMA

Rassegna laboratoriale a cura di Elena Martusciello

Diastema è la rassegna laboratoriale che si colloca nell’orario mattutino de I fumi della fornace. Nasce dalla volontà di creare un nuovo spazio di germinazione e pluralità, con la comunità in espansione e fiaba in itinere che è la frazione di Vallecascia. La rassegna indaga come l’idea laboratoriale, quindi l’idea di stare in una temporanea concordanza tra le cose, attraverso pratiche e discipline differenti, possa contribuire all’attivazione di nuovi immaginari e di nuove pratiche di produzione, rigenerazione e resistenza.

2024
Scuola Superiore dei Fiori 

a cura di Elena Martusciello

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Scuola superiore dei fiori,  esplora il tema della conversione partendo dallo spazio fisico di Valle Cascia e dell'ex Fornace Smorlesi, concepiti come luoghi della materia. L'obiettivo è conservare l'essenza, la "storta" del luogo, restituendo senso e vitalità attraverso un processo di dialogo interdisciplinare, per poter reinterpretare e riflettere sulla memoria, sul tempo,  sul luogo, sulla restanza come politica di sopravvivenza. È necessario aprire gli occhi e affidarsi al movimento intermittente del mondo, farsi frammento e barlume, vedersi nel presente della nostra sopravvivenza per poter danzare con esso.

Esther Fantuzzi con Tecniche di racconto espanso. Laboratorio di cinema in pellicola. Il laboratorio, presentato all’interno di Diasistema, offre un'esperienza di narrazione attraverso la manipolazione di pellicola 16mm con tecniche di burning and scratching, montaggio, field recording e scrittura. Il lavoro prevede degli attraversamenti in alcune aree dell’ex Fornace Smorlesi, volti a creare un film collettivo, collezionando parole, oggetti e memorie, che verranno utilizzati per manipolare ulteriormente l’immagine preesistente, ampliando le possibilità di cattura e di contaminazione per una nuova narrazione attraverso e con la materia del luogo. Una pratica di sovrascrittura dei resti.

Impero della Luce con Foreste Elettriche. Il laboratorio di esplorazione dei paesaggi sonori elettromagnetici Foreste Elettriche, presentato all’interno di Diastema, propone la scoperta del paesaggio elettromagnetico dell’ambiente circostante attraverso i particolari dispositivi Ether di SOMA. Il lavoro prevede passeggiate singolari costituite come iniziazione all’ascolto: in un primo momento le persone che partecipano verranno guidate all’ascolto del paesaggio sonoro naturale, per poi venire catapultate nel mondo inaudito dei campi elettromagnetici prodotti dalle tecnologie elettriche che costellano la frazione di Valle Cascia

Marta Margini & Nicola di Croce con Richiamo (se fosse nel silenzio che i merli si parlano).

All’interno di Diastema, gli artisti proporranno un laboratorio per corpi e registratori: esercizi di ascolto e registrazione audio per entrare in risonanza con la materia sonora dei luoghi che ospitano la Festa, con un’attenzione all’ex Fornace Smorlesi. Saranno assegnate partiture, che diventeranno mappe, dispositivi attraverso cui esplorare le possibilità che il corpo ha di attivare acusticamente spazi di volta in volta diversi.

 

Massimo Ferrante con C’è una novella che ti voglio raccontare e con Canzuni. Melodie antiche e popolari, canti di lavoro, nenie, ninnananne e serenate. Lettura, ascolto e studio di tre canti: Strina du Judeo, un canto che è una invettiva contro tutti e tutto; Pagella di scolaro in fondo al mare che è voce dallo sprofondo e ‘A nuvella, una fiaba che vuole essere raccontata. Tre canti che raccontano storie marginalizzate di resistenza e di memoria. Le canzoni apprese saranno eseguite insieme a Massimo Ferrante la sera stessa del 22 agosto, durante il concerto al Parco della Poesia.

Irene Palombelli con Laboratorio di intessitura primitiva. Applicazione di materiali polverosi e altri elementi provenienti dall’ex Fornace Smorlesi su apparati tessili di generica forma. Questi tessuti verranno nuovamente rimodulati, manipolati, per diventare sculture, corpi plastici, figure tessili che trattengono, conservano e immobilizzano nel tessuto la materia del circostante.

Personalità artistiche coinvolte:

Massimo Ferrante, Esther Fantuzzi, Irene Palombelli, Marta Magini & Nicola di Croce, Impero della Luce.

2023
Esercizi di apertura

a cura di Elena Martusciello

Esercizi di apertura per la quinta edizione della festa indaga il tema della Voce e la voce dell’Altro,  convocando pratiche diverse, fra linguaggi ibridi e non determinati, dove il linguaggio si fa capovolgimento fluido di direzioni, che consente ai corpi di entrare in risonanza con il corpo della voce e del territorio

Le varie personalità artistiche coinvolte nella rassegna del 2023 sono:  

Omero Affede e Donella Bucca con Bioenergetic Vocal Work. Laboratorio di comunicazione energetica come voce vibrante. Un lavoro sulla voce e sul movimento affinché il corpo diventi suono. Si tratta di esercizi ed esperienze corporee alla ricerca dell’energia vocale come radicamento nello spazio, attraverso il  teatro e le arti marziali;  

Gemma H. Carbone e Timoteo Carbone con Die like a country. Laboratorio di narrazione e canto del paesaggio come voce liturgica. È un esperimento artistico aperto che mira a creare un inno al territorio e alla sua storia proponendo la composizione collettiva di una narrazione fisica e cantata; 

Elena Griggio e Stefania Ventura con Gli dei sono canti. Laboratorio di canto corale e polifonico come voce dell’altro. Il lavoro indaga lo stare insieme dentro quell’intimità creata dal respiro sonoro di tutte/i, vibrar all’unisono nell’intonazione comune, divenire comunità, per il breve tempo del canto, anche senza conoscersi.  

Come ulteriore esercizio di contaminazione, il laboratorio è entrato in relazione con le pratiche e in  particolare con l’opera Kusali dell’artista visivo Matteo Lucca. Insieme si è contribuito alla realizzazione  performativa e corale di un fantoccio di pane che, a fine lavorazione, è stato condiviso e consumato tra i presenti; per l’artista Kusali è l’offerta del corpo, ispirata ad una meditazione tibetana nel quale il corpo attraversa un processo di trasformazione per diventare nettare ed essere offerto come nutrimento”.  

Personalità artistiche coinvolte:

Elena Griggio, Stefania Ventura, Omero Affede, Donella Bucca, Gemma  H. Carbone, Timoteo Carbone 

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