LA LAVANDA DEGLI ORGANI
La lavanda degli organi
Di Diana Caponi
In collaborazione con Grafiche Fioroni
2021, pp. 31, 16,5x30 cm
Illustrato
Brossurato a colla
Per info e acquisti: info@congerie.org
«Riduce l’esistente in macerie non per amor delle macerie ma della via d’uscita che le attraversa»
L’infante stabilisce una relazione con il materiale tale da donargli una coloritura magica: «fissa un campo di relazione con il magico che contiene il germe di una critica radicale al panorama della cultura borghese e della mercificazione». L’occasione rivoluzionaria dell’infanzia è data proprio dalla capacità di rielaborare lo scarto dell’adulto e riempirlo di un nuovo significato; ciò avviene grazie al gioco, con il quale dischiude le possibilità d’immaginazione. La rappresentazione crea la possibilità di un mutamento nel rapporto tra bambino e adulto, un rapporto osservante di quest’ultimo dal quale imparare e non da dirigere. Attraverso il gioco infantile si vuole interrogare la visione e accedere ad un processo di conoscenza con il quale intuire e comprendere il segnale segreto del futuro custodito dall’infanzia.
La lavanda degli organi si pone quindi come azione/osservazione di un rapporto con l'oggetto, della sua conoscenza e dei significati di appartenenza attraverso l'azione infantile, l'unica in grado di "fare sempre di nuovo".
“I soggetti minori, gli scarti, i bambini, gli emarginati, rappresentano l’unica potenza capace di scardinare la logica della grammatica del dominio. Nei bambini questo momento si dà come profeticamente presente, come se già nel loro modo di rapportarsi al mondo dei materiali e nel creare fosse prefigurata la tecnica nuova. Fatta di esperienza ed al contempo esente dal mito, distruttrice e creatrice, complice della natura e non sua dominatrice, liberata dal criterio dell’utile ma proprio per ciò portatrice della salvezza messianica”.
Walter Benjamin.
La lavanda degli organi è il titolo della performance di Diana Caponi elaborata per i Fumi della fornace 2020, questa pubblicazione vuole sintetizzare il movimento ciclico e vorticoso e che si è generato durante l'evento, attraverso segni grafici, immagini e testi. La cura editoriale si è basata principalmente su una partitura ritmica che si rifà al gesto delle bambine, con un focus sulla "coazione a ripetere" portatrice di nuove scoperte, istanze e possibilità.
Link al trailer della performance: https://vimeo.com/470348290